Speleo Club Gorizia

La prima relazione ufficiale che documenta l’attività di questo gruppo compare sugli Atti del IX Congresso Nazionale di Speleologia del 1963 svoltosi a Trieste.
Il relatore Eugenio Turus, che tra l’altro era anche il promotore della nuova associazione, riporta in questa occasione la data di fondazione che risulta essere fissata il 1 dicembre 1960. In realtà questo contrasta con quanto affermerà Alvise Duca nel 1983 che in una relazione, comparsa sul volume “Un secolo di Alpinismo Goriziano”, parla dell’8 dicembre 1961 come data ufficiale di fondazione del gruppo.
Ancora nel 1973 in una relazione del Gruppo Speleo “L.V. Bertarelli” sempre il Turus, in occasione del I Convegno di Speleologia del Friuli-Venezia Giulia tenuto a Trieste, precisa che la data di fondazione dello Speleo Club Gorizia è quella del 1960, ma incorre in una clamorosa confusione dei ruoli in quanto egli afferma: … “La fondazione del Gruppo Speleo “L.V. Bertarelli” risale al 1 dicembre 1960, anche se in un primo tempo esso era noto come Speleo Club Gorizia e non era ancora aggregato alla locale sezione del C.A.I. 
E’ sotto quel nome che si presenta a Trieste nel 1963 con una prima relazione ufficiale sull’attività svolta, al IX Congresso Nazionale di Speleologia.” … Secondo me egli incorre in un errore di base, in quanto lo Speleo Club non ha mai aderito alla sezione del C.A.I. di Gorizia e per farlo ha dovuto cambiare denominazione sociale e relativo statuto, pertanto di fatto nel corso di questa transizione si è creato un gruppo nuovo a tutti gli effetti, anche se sostanzialmente i soci del primo sono passati alla nuova entità.
A mio avviso pertanto, per una giusta interpretazione dei fatti, riterrei più opportuno scindere le due cose e mantenere le due associazioni ben distinte tra loro.
Nel 1985 una nuova relazione del Turus comparsa sulla rivista “Il Carso” puntualizza questa volta che la data di fondazione dello Speleo Club Gorizia risale al dicembre del 1961, dimenticando quanto aveva scritto nel ’63. Questa evidente ossessionante puntualizzazione sulle date è fondamentale in quanto sottolinea il clima che in quegli anni viveva la speleologia a Gorizia.
Non dobbiamo dimenticare che quasi contemporaneamente vedeva la luce, in città, un’altra associazione denominata Gruppo Speleologico Goriziano e tra le due si era creato un forte clima di antagonismo, ognuno dei quali voleva avere la primogenitura della speleologia a Gorizia.
Emblematico è il fatto però, riconosciuto del resto sia dal Turus che da Alvise Duca, che in un primo momento lo Speleo Club assunse il nome di Gruppo Speleologico Goriziano, ma dopo poche settimane questa denominazione viene cambiata esistendo già a Gorizia un’associazione con lo stesso nome. Questo fatto è particolarmente importante in quanto sta a significare da una parte che a Gorizia esisteva già un altro gruppo speleologico e, come si è detto, dall’altra che si era creata una certa rivalità tra le singole personalità che operavano nel settore.
Se poi andiamo a rivedere le relazioni ufficiali del Gruppo Speleologico Goriziano, sorprendentemente possiamo constatare che esso a sua volta fissa il 18 febbraio 1962 come data della sua fondazione.
Evidentemente la confusione è notevole, ma credo, dopo varie ricerche da me condotte, di essere nel vero dicendo che i due gruppi videro la luce nel 1962 a poca distanza l’uno dall’altro.
Per dir la verità tutto questo era abbastanza normale e giustificabile negli anni ’60, ma molto discutibile negli anni’70 – ’80, come risulta invece dall’interpretazione delle relazioni ufficiali che compaiono in quegli anni ad opera principalmente da parte di E. Turus e A. Duca. Dimostra altresì che non esisteva una memoria storica dei fatti intercorsi agli inizi degli anni ’60.
Tuttavia io devo attenermi ai dati pubblicati che fissano, come si è detto, la data dell’8 dicembre 1961 come inizio delle attività della Speleo Club Gorizia.
Esso ha origine dall’incontro di un gruppo di amici che inizialmente si ritrovano presso la trattoria Devetag di via Maniacco ed in seguito fissano la loro sede presso una modesta, ma accogliente soffitta messa a disposizione da Bruno Moncaro. 
Il primo Consiglio direttivo del neocostituito gruppo è formato da Bruno Moncaro, Enio Turus, Luciano Medeot, Renzo Perco e Aurelio Simonetti, la carica di presidente viene assunta da Enio Turus. 
La zona d’esplorazione è ovviamente il vicino Carso Goriziano dove nei pressi di Marcottini viene scoperta, già nel 1962, una cavità verticale che per molti anni sarà considerata la più profonda di questa zona, per evidenti motivi campanilistici la grande verticale assumerà il nome di Pozzo Gorizia (Fig. 42).
Gli anni successivi vedono un sensibile aumento del numero dei soci ma soprattutto entrano a far parte dello stesso alcuni tecnici che daranno un indirizzo nuovo all’attività del gruppo. Con l’arrivo di alcuni geometri tra i quali Bartolomeo Curatoli e Albio Chiuzzelin, infatti, vengono rilevate numerose grotte, in particolare sembra sia stata determinante l’entrata del Curatoli in quanto egli aveva già acquisito una certa esperienza presso il Gruppo Speleologico Monfalconese del Fante.
Ciò nonostante, a ben vedere, l’attività esplorativa vera e propria non decollò mai, il campo d’azione da quello che risulta dalle documentazioni pervenuteci si limitò all’area del Carso Goriziano con qualche breve incursione turistica nella vicina Jugoslavia presso le Grotte di Postumia.
Evidentemente i tempi non erano ancora maturi per esperienze diverse o più verosimilmente non erano stati ancora intensificati i rapporti con gli altri gruppi regionali.
Dobbiamo ricordare che contestualmente al periodo in cui si sviluppano questi fatti, nella vicina Monfalcone la speleologia è presente già da tredici anni mentre a Trieste, nei primi anni del 1900, sono già state esplorate le più importanti cavità del Friuli-Venezia Giulia e dell’Istria.
Tra il 1962 e 1966 pertanto viene sviluppata un’attività che per certi versi potremmo definire di turismo speleologico, in quest’ottica vengono tracciati e segnati i sentieri del Carso Goriziano che tuttora rappresentano un’opera altamente meritoria di questo gruppo.
Da segnalare inoltre, come già detto, la partecipazione di questa associazione al IX Congresso Nazionale di Speleologia, un episodio questo che testimonia l’inizio di un’apertura verso la speleologia regionale.
Nel 1964 viene anche organizzata per la prima volta una messa in grotta, iniziativa questa che perdurerà negli anni anche con il passaggio sotto il C.A.I.
Il 27 ottobre 1966 lo Speleo Club Gorizia cesserà ufficialmente di esistere; tutti i suoi soci si trasferiranno in blocco nella locale sezione goriziana del C.A.I. dove daranno vita ad un nuovo gruppo denominato Gruppo Speleo “L.V.Bertarelli”. 


 

Bibliografia

Turrus E., 1968. Relazione morale, Speleo Club Gorizia. Atti del IX Congresso Nazionale di Speleologia, Trieste 29 sett. 2 ott. 1963, Rassegna Spel. Italiana, Memoria VII, Tomo I, Como:63. 

-- Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. -- Se vuoi consultare la politica di trattamento cookies clicca su maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi